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Aprire un bar italiano in Europa: quale città scegliere?

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L’apertura di un bar italiano in Europa può essere un’opportunità affascinante per gli imprenditori e per tutti coloro desiderano condividere la ricca tradizione culinaria e l’ospitalità italiana, con una clientela internazionale. Tuttavia, la scelta della città giusta è cruciale per il successo dell’attività. In questo articolo, esploreremo alcune delle migliori città europee in cui aprire un bar italiano e i fattori chiave da considerare nella tua decisione.

L’Europa consuma il doppio del caffè rispetto l’Italia

Forse non lo avresti mai immaginato, ma è davvero così: non siamo noi i primi consumatori di caffè.

L’Italia si classifica solo al 13esimo posto per consumo di caffè pro capite. Il primo posto? La Finlandia, con 12 kg di caffè a persona, seguita dalla Norvegia e dall’Islanda (dati aggiornati al 2019). Il trend, quindi, vede un nord Europa molto combattivo sul consumo di caffeina, ma questo non sempre trova corrispondenza con una dislocazione uniforme e maggiore di caffetterie e bar sul territorio. Nell’articolo pubblicato sul blog di Betway Casino, si vuole appunto indagare il numero di caffetterie e bar dedicati alla degustazione di questa bevanda nelle principali città europee.

Il caffè: una lunga tradizione apprezzata in tutto il mondo

Quando pensiamo al caffè non possiamo non pensare all’Italia. Nel nostro Paese la tradizione legata a questa bevanda è lunga e passa per il Sud, dove il caffè è un vero e proprio rituale e un “obbligo” a fine pasto.

Proprio qui nasce la tradizione della “Moka”, ossia del caffè fatto “all’antica maniera”, usando la caffettiera, insostituibile per molti. Nonostante la larga diffusione delle macchinette per caffè espresso, la caffettiera esercita ancora un certo fascino, ma non si ferma al fascino l’amore per questo oggetto, il quale sarebbe ancora tanto apprezzato proprio per il gusto che conferirebbe al caffè preparato con il suo ausilio.

Oggi in Europa si degustano caffè fatti in tantissimi modi: tralasciando i mezzi, troviamo anche una varietà di ricette per gustare questa antica bevanda. Da quelli speziati, a quelli arricchiti di aromi di vaniglia o addirittura Marshmallow. Varianti che possono piacere o meno, ma hanno avuto larga diffusione anche grazie alle catene in stile Starbucks, il noto brand americano di caffetteria “Prêt-à-porter”.

Per aprire un bar all’italiana in Europa, bisogna tenere in considerazione anche queste realtà e capire il potenziale che la nostra attività potrebbe avere (o non avere).

Aprire un locale di questo tipo deve avere come obiettivo la diffusione della cultura italiana del caffè e dei suoi modi di degustarlo, senza lasciare troppo spazio quindi a varianti anglosassoni delle quali le città europee sono già spesso inflazionate. Tenere poi conto dei gusti degli europei è essenziale, poiché molti non apprezzano il gusto intenso del vero espresso.

Quali città scegliere quindi?

Città aperte alle tradizioni, attente all’eleganza, al gusto e alla gastronomia, affascinate dai modi e dagli usi italiani potrebbero essere le mete ideali.

Senza andare troppo lontano, Parigi, città dell’eleganza e del gusto, nonché dell’amore e degli appuntamenti galanti, potrebbe essere una meta vincente. Parigi è anche una delle città più visitate al mondo, il che offre un flusso costante di turisti.

Ancora Barcellona è una città mediterranea affacciata sul Mar Mediterraneo, ed è nota per la sua cultura culinaria diversificata. Un bar italiano a Barcellona potrebbe beneficiare della vicinanza geografica e delle similitudini culinarie tra la Spagna e l’Italia. Inoltre, la città è affollata di turisti e residenti internazionali, il che offre un mercato in crescita per i ristoranti e i bar italiani.

Infine, Berlino è conosciuta per la sua scena culinaria dinamica e in crescita. Città multiculturale che ha sviluppato una crescente passione per la cucina italiana negli ultimi anni, con molti ristoranti italiani di alta qualità. Questo può essere un segnale positivo per chi vuole aprire un bar italiano a Berlino. La città è anche più accessibile dal punto di vista finanziario rispetto ad alcune altre capitali europee.

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