Lavoro

Perché tanti medici scoprono di non essere assicurati adeguatamente

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Rispetto ad altre professionisti, i medici hanno una diversa percezione del rischio professionale a cui vanno incontro che può variare nel corso della loro carriera. Questo significa che in certe fasi della loro professione avvertono di non correre molti rischi di denunce per malasanità, mentre in altre fasi avvertono di essere più a rischio.

Quindi, a differenza delle altre professioni, la percezione del rischio dei medici non è costante e dipende dal momento in cui si trovano nella loro carriera: il rischio può essere basso per esempio durante la la frequenza del corso di specializzazione, alto quando lavorano come liberi professionisti e di nuovo basso quando vengono assunti alle dipendenze del Servizio Sanitario Nazionale.

Tuttavia, è importante sottolineare come questa percezione del rischio possa essere fuorviante e come ciò sia correlato al modo in cui sono scritte le polizze assicurative per i medici, utilizzando il meccanismo del “claims made”.

Dove nasce l’errore di percezione del rischio dei medici

Dove nasce l’errore? L’errore di questa percezione del rischio nasce dall’equivoco del meccanismo con cui funzionano le assicurazioni professionali dei medici. Una premessa doverosa che ci sentiamo di fare è questa: se si deve stipulare una polizza di questo tipo, è meglio rivolgersi non ad agenzie assicurative generaliste, ma ad intermediari specializzati nelle assicurazioni per medici, come ad esempio Rc Medici®.

I medici devono ricordare che le loro assicurazioni, come tutte le polizze professionali, funzionano secondo il meccanismo del “claims made”. A differenza delle polizze “loss occurrence” che coprono i reclami presentati anche dopo la scadenza della polizza, le polizze “claims made” coprono solo i reclami presentati durante il periodo in cui la polizza è attiva. Ciò può essere un problema per i medici che interrompono la loro attività o cambiano specializzazione, poiché devono assicurarsi di avere una copertura adeguata per le attività svolte nei dieci anni precedenti, non solo per l’attività che stanno svolgendo in quel momento. La scelta della polizza dipende quindi anche dalle attività svolte nei dieci anni precedenti e non solo dall’attività che si svolge al momento della stipula.

Non solo. La polizza che si stipula deve sempre avere una retroattività di 10 anni, perchè se il medico dovesse ricevere una richiesta danni per un evento commesso in precedenza, anche se era attiva una polizza precedente, questa non coprirebbe dopo la scadenza. Qui trovi un approfondimento sulla prescrizione per i danni da malasanità.

Quindi i due errori più tipici che i medici fanno dovuti al claims made sono:

  1. errore nella comunicazione dell’attività dichiarata in polizza. Esempio: sono un giovane medico e lavoro per un anno in pronto soccorso. Dopo un anno passo il test per la specialità e divento medico specializzando. Se il secondo anno mi assicuro come medico specializzando, nel caso dovessi ricevere una richiesta danni tardiva per un evento accaduto durante la mia attività in PS , la polizza da medico specializzando potrebbe non coprirmi.
  2. Errore nella retroattività. Il medico sceglie una polizza senza retroattività , convinto che non sia necessaria, perché in passato era già assicurato.

L’errore nella scelta della polizza: colpa grave o rc professionale?

Esistono due tipi di polizze assicurative disponibili per i medici: le polizze di colpa grave e le polizze di responsabilità civile professionale. Le prime coprono solo la responsabilità civile del medico in caso di rivalsa per colpa grave da parte della struttura sanitaria, mentre le seconde offrono una copertura più ampia, compresa la copertura delle richieste dirette da parte dei pazienti.

Le polizze di colpa grave possono essere stipulate solo dai medici dipendenti senza altra attività esterna. Chi fa libera professione deve stipulare una polizza di rc professionale.

Due considerazioni:

  1. Molti medici che lavorano come dipendenti ma fanno intramoenia dovrebbero stipulare una polizza di rc professionale, perché il paziente può sporgere denuncia anche direttamente a loro, e in questo caso la polizza di colpa grave non coprirebbe, in quanto copre solo la rivalsa della struttura sanitaria una volta che è accertata la colpa grave del medico.
  2. E’ importante considerare anche il tipo di attività svolta. Se il medico era libero professionista e poi diventa dipendente, deve comunque stipulare ancora una polizza di rc professionale per coprire la propria attività pregressa. In questo caso la polizza di colpa grave non è più sufficiente.

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